Perché dai risultati della ripartizione spese si ottiene un calore involontario con segno algebrico “negativo”?

Ottenere per uno o più servizi centralizzati un calore involontario (dispersione di rete) con segno algebrico “negativo” è ovviamente inaccettabile, ed è sintomo di una anomalia riguardante i dati inseriti.

Come si evince dal bilancio termico sotto riportato, il calore involontario (Qinv) per un determinato servizio centralizzato (riscaldamento, acqua calda sanitaria, ecc.) è pari alla differenza fra il calore totale (Qtot) immesso nel servizio e il calore volontario (Qvol) goduto presso le unità abitative:

Qinv = Qtot - Qvol

Ottenere per tale parametro (Qinv) un valore con segno negativo significa che, paradossalmente, il calore volontario (Qvol) è maggiore del calore totale immesso dal sistema di generazione (Qtot); si tratta chiaramente di una situazione priva di significato fisico, in quanto il calore complessivamente goduto presso le unità abitative (Qvol) non può essere superiore a quello erogato dal generatore in centrale termica (Qtot).

 

L’utente dovrà pertanto verificare i dati inseriti al fine di appurare quale sia la causa del risultato anomalo. In particolare si presti attenzione a quanto segue:

  • verificare la correttezza dei dati di consumo relativi alle unità abitative;
  • verificare la correttezza dei dati di consumo relativi alla centrale termica;
  • tutti i consumi inseriti, sia quelli delle unità abitative e sia quelli di centrale termica, devono essere ovviamente riferiti allo stesso arco temporale (periodo oggetto di ripartizione spese);
  • verificare se sussiste un contributo da parte di un eventuale impianto solare termico, nel qual caso esso dovrà essere considerato secondo le modalità offerte dal programma;
  • se pertinenti nel caso specifico, verificare l’adeguatezza degli eventuali “fattori di ripartizione del calore utile fra i servizi”. Nei casi di generazione “combinata” (generazione asservita a più servizi), in assenza di contatori di calore di centrale dedicati ad ogni servizio, il programma predispone il pulsante “Ripartizione” visualizzato nella figura d’esempio sottostante, attraverso il quale si accede alla maschera di gestione dei fattori di ripartizione del calore utile; essi servono a stimare il calore totale (Qtot) entrante nei singoli servizi e, di conseguenza, risultano essere molto rilevanti ai fini del bilancio termico suddetto:

 

 

EC710 231 01

 

 

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