FAQ 067 | EC700 - Impianto
Ho un efficienza globale per raffrescamento nulla o altissima: come mai?
Il rendimento globale riferito all’energia primaria non rinnovabile è calcolato come rapporto tra il
fabbisogno di energia utile del fabbricato ed il fabbisogno di energia primaria non rinnovabile:
ηC,g,p,nren = QC,nd / QC,p,nren
Questo rapporto può assumere un valore molto elevato quando l’energia primaria non rinnovabile al denominatore è molto bassa.
I motivi di un rendimento nullo o elevato possono quindi essere i seguenti:
Presenza di un fotovoltaico che copre l’intero fabbisogno: in questo caso non si tratta di un errore poiché l’energia primaria non rinnovabile, molto bassa grazie alla presenza del FV, è al denominatore ed è corretto che il rapporto sia molto elevato. Se il fotovoltaico compensa completamente i fabbisogni per raffrescamento questo valore risulterebbe infinito e il software riporta il valore zero per non incorrere in errore.
Presenza di un cogeneratore in Riscaldamento che produce così tanta energia da coprire anche questo fabbisogno (verificare da Risultati energia primaria, scheda Riscaldamento, Dettagli impianto, colonne con valori di Qgl,CG,el,out e QH,CG,el,out.
Assenza di alcuni valori di EER: in questo caso anche l’energia in ingresso al generatore Qc,gen,in è nulla; si ricorda che è necessario indicare il valore di EER a tutti i fattori di carico per poter condurre i calcoli.
Presenza di molti locali dotati di calcolo “Solo I”, ossia privi di impianto di condizionamento: l’energia primaria non rinnovabile al denominatore comprende invece soltanto i locali riscaldati, ossia quelli per i quali sia stato impostato il calcolo “E” o “I+E”, mentre al numeratore vengono considerati tutti i locali poiché il termine rappresenta l’energia utile ideale per raffrescamento, stimato dalla norma in assenza di impianto.
Eventualmente è possibile impostare la scelta del calcolo del rendimento globale secondo “Calcolo fisico” (presente nella maschera Dati generali, scheda Regime normativo), in modo che al numeratore compaia il fabbisogno di energia utile effettivo, che tiene conto soltanto dei locali climatizzati (per maggiori informazioni riguardo ai due metodi, consultare l’approfondimento).